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L'anima ha un aspetto esteriore?

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2011 12:22
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Sesso: Femminile
12/10/2011 13:27

La mia domanda prende spunto da una frase scritta da banzaj2 per descrivere una delle ragione per cui non accettava il suo seno.
“Il mio corpo non corrispondeva alla mia personalità”.
Anche io molte volte ho pensato a questa dicotomia e mi sono chiesta se è giusto che l’interiorità corrisponda all’esteriorità, ma soprattutto come facciamo a decidere che aspetto debba avere un’anima? Una donna forte e decisa sarà sicuramente alta e mastodontica? Ho un amico che è alto circa 1.65, soffre molto per la sua statura e pur essendo dotato di una notevole intelligenza e cultura non fa altro che lamentarsi del fatto che coloro che sono alti “affrontano il mondo in maniera diversa”. Certo posso capire se, ad esempio, dovendo prendere un oggetto che si trova su uno scaffale molto alto chi ci arriva di suo è avvantaggiato; Se ci si trova in mezzo ad una grande calca la persona alta si nota prima; chi è alto non deve farsi l’orlo ai pantaloni ;). Inoltre potrebbe(previo altri requisiti) fare la modella/o, l’assistente di volo ecc. ecc. Oltre a quelli che sono i vantaggi “pratici” non riesco a capire il perché l’altezza dovrebbe avvantaggiare la personalità, o meglio, non riesco ad accettare questo assunto. Parlo di altezza giusto come esempio, lo stesso discorso vale per il seno, non credo che la misura di reggiseno ci dica qualcosa sulla personalità di una donna, però la maggior parte delle persone pensa che il suo apparire non renda giustizia a ciò che ha dentro. Perché?
12/10/2011 14:21

Libere di prendermi a sassate ma io credo che una discorso del genere possa valere in ambiti non così unicamente legati alla valenza estetica, si pensi a quello della sessualità. Un esempio su tutti sono i transgender: chi glielo fa fare a sti poveri disgraziati di intraprendere un calvario per arrivare a raggiungere il tanto sospirato adeguamento di genere?
Nulla e nessuno, se non il profondo disagio che si prova nell'affrontare ogni giorno la convivenza forzata con un corpo che non rappresenta la propria anima.
Se lo spunto di riflessione sono invece gli interventi estetici così svariatamente elencati in forum come alf, credo che al 99% sia un po' una scusa questo sciorinare le suddette ragioni. Trovo preferibile ammettere candidamente di avere un complesso o semplicemente dire do voler diventare più carine.
Vorrei sapere perchè non ho mai letto di povere anime che sbattono i piedini perchè al posto delle caviglie a circonferenza sequoia madre natura ha dato loro in dotazione un corpo corredato da sedere alto e gambe da gazzella.

Guarda caso l'anima si sveglia solo quando c'è la possibilità di migliorarsi.

Giusto l'intervento di mastoplastica ancora riesco a ricondurlo a ragioni di "adeguamento sessuale" se vogliamo proprio metterla su questo piano.
Io il naso me lo son rifatto semplicemente perchè era orrido a mio gusto, e allo stesso modo cercherò di togliere le cicatrici da acne.
Il seno già lo avverto in modo diverso perchè a parte la lieve asimmetria brutto non è, in questo caso il problema è che
-sebbene razionalmente sappia che non son due tette a farti donna-
è anche vero che essendo uno dei più palesi tratti la cui presenza segna la differenza tra il fisico maschile e quello femminile, il fatto di averlo così piccolo a livello emotivo mi fa sentire sessualmente meno matura in apparenza di quello che sono.
Ed anche meno attraente di come potrei essere se avessi una terza. Perchè non dirlo?
C'è che a differenza di chi ha intavolato il discorso su queste basi non ne farei una questione di relazione tra teglia di reggiseno e carattere, perchè non vedo come possano essere relazionati.
Allora dovrebbero valere le ampiamente sbugiardate teorie della fisiognomica.
è semmai una questione che verte su quanto la taglia del reggiseno vada a braccetto con l'età anagrafica, o almeno così vale per me che mi deprimo a provare i top-fascia di quando avevo 12 anni e constatare che a 23 mi vadano ancora bene quando a quest'età era lecito aspettarsi un seno un po' meno acerbo.

Altra eccezione mi viene in mente se penso ad un mio amico che essendo americano e fisicamente la perfetta incarnazione del biondo nordico (chiaro di pelle, alto, e dai lineamenti made in ikea) ha cambiato il suo colore di occhi da castano ad azzurro.
In questo contesto i suoi castani di prima seppure molto carini non c'entravano davvero nulla e lui sentiva propri gli occhi azzurri, non quelli castani, difatti eran 20 quasi che usciva di casa solo con lenti cosmetiche blu.
Avesse fatto lo stesso discorso un indiano scuro e pelosetto, pur con tutta la buona volontà, non ci avrei visto alcun adeguamento di sorta nel desiderare gli occhi chiari, solo il desiderio di abbellirsi.
Comunque è uno spunto di discussione molto interessante Francesca!



[Modificato da WaiTing-4-My-SouL 12/10/2011 14:48]
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12/10/2011 14:37

Ciao Francesca!
Dalla lettura delle tue parole, mi pare che tu metta sullo stesso piano due aspetti che, a mio parere, devono rimanere distinti. Credo, infatti, che occorra distinguere l'aspetto fisico percepito con la mente della persona stessa e l'aspetto fisico visto con gli occhi degli altri.
Non è un caso se ho utilizzato verbi diversi: ciscuno percepisce il suo aspetto fisico mentre vede quello degli altri. Per quella che è la mia esperienza, percepire il proprio aspetto è molto difficile. Io, infatti, ho perso alcuni chili, ma solo adesso (dopo un bel po' di tempo), inizio a percepirmi "magra" e vedere quello che anche gli altri vedono.
Per rispondere alla tua domanda, quindi, non credo che l'aspetto fisico delle persone che ci circondano possa dirci che tipo di personalità abbiano, ma, allo stesso tempo, credo che ciascuno possa percepirsi in modo diverso da come appare e non poter fare nulla per cambiare l'involucro esterno che è il nostro corpo può creare dei forti conflitti interiori.
Ti è capitato di sognarti? Che immagine hai avuto di te stessa?
12/10/2011 16:08

avete scritto tutte delle cose molto sensate
l'argomento non è poi così semplice, ha molte sfumature.
Secondo me l'anima ha un aspetto esteriore nel senso che il nostro corpo cambia con gli anni a seconda delle esperienze vissute e, purtroppo, nella maggior parte dei casi sono quelle negative a plasmare alcuni tratti del nostro viso o anche a deformare alcune ossa del nostro corpo. Per fare un breve riassunto il modo in cui noi ci sentiamo, quello che proviamo influenza il nostro modo di muoverci a tal punto che il nostro corpo cambierà anche forma (naturalmente non in modo radicale ma abbastanza da creare anche problemi funzionali). Questo vale anche per il viso.
Volendo parlare invece solo dell' estetica che abbiamo ereditato geneticamente è chiaro che non puo' certo rappresentare in toto la nostra personalità . Escludendo le motivazioni puramente estetiche come ad esempio volersi semplicemente migliorare, essere piu' belle, avere anche dei capricci, quando un lato del nostro corpo non ci rappresenta, ci limita in qualche modo o ci crea disagio...allora la chirurgia estetica è la soluzione.
Mi è piaciuto molto l'esempio di Occhidolci sui transgender.....si potrebbe dire lo stesso di una donna senza seno....adulta, sessualmente attiva, magari anche molto femminile nell'"anima" con un corpo da adolescente o da bambina o da donna ovunque tranne che sul petto.....le due cose non possono andare d'accordo, c'è poco da fare....un conflitto è piuttosto inevitabile. Io posso parlare solo per questo aspetto ma suppongo che anche per altri come un brutto naso le limitazioni ad esprimersi ci siano comunque. Io so solamente che da quando mi sono operata non mi vergogno piu' del mio corpo anche se ho un po' di cellulite, le smagliature, della ciccia qua e là, 43 anni con relativi tessuti non piu' da ventenne, rughe, ecc......Il giorno dopo l'intervento mi sono sentita come se le avessi sempre avute e finalmente erano reali e non solo nei miei sogni...mi sentivo finalmente completa, avevo il pezzo che mi mancava. Ci ho pensato per anni e anni....non volevo fare una sciocchezza, volevo essere certa che non fosse un capriccio. Nel mio caso non lo era.
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13/10/2011 02:27

Beh
E' difficile dare un volto alla personalità, ma penso che ci sia spesso una certa sintonia tra il "dentro" e il "fuori": in genere il soma parla della psiche (così come la psiche può essere condizionata dal soma).

Esco un po' di tema, ma devo essere una delle pochissime persone che non associa necessariamente l'idea della femminilità al seno prosperoso. Per me si può essere femminili con un seno molto piccolo come con un seno molto grande: lo penso da quando sono adolescente e continuo a pensarlo. Quindi, la mia percezione profonda della femminilità (e perfino della capacità di seduzione erotica di una donna) non è necessariamente associata a un seno procace.

:)

13/10/2011 12:26

Si bianca, razionalmente anche io penso sia così.
Grace ed Audrey, i cui cognomi proprio non occorre specificare, sono per esempio due figure la cui femminilità è manifesta ed indiscussa.
Non ricordo nemmeno una foto dalla quale si possa evincere con precisione la generosità o pochezza del loro seno, ma non è mai contato nulla questo.
E certo, al mondo non esiste una sola tipologia di femminilità: c'è la lolita, la cerbiatta, la donna mamma,la gatta,la pantera...
Secondo me è, come sempre, mera questione di gusti e di mode.
13/10/2011 15:48

ognuno ha la sua percezione di femminilità
per fortuna, come avete scritto, ce ne sono di vario tipo.
Io ho sempre adorato il seno grande fin da adolescente (e non mi sono mai piaciute le donne troppo eleganti così come quelle troppo volgari) ma ovviamente questa cosa vale per me e non mi permetto certo di fare di tutta l'erba un fascio....
Vi racconto solo un aneddoto divertente: ero un giorno al mare, anni fa, con mia figlia piccolina, avrà avuto 6-7 anni. Si guarda intorno....poi guarda me....poi di nuovo intorno.....ed infine, beata innocenza,..."Mamma, ma perchè tutte le donne qui hanno le tette tranne te?"..... [SM=g27994]

Da ridere.....ma anche da piangere, almeno per me.
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13/10/2011 17:26

ginevrafucsia, 12/10/2011 14.37:

Credo, infatti, che occorra distinguere l'aspetto fisico percepito con la mente della persona stessa e l'aspetto fisico visto con gli occhi degli altri.



Ciao Ginevra,
io sto analizzando la propria percezione dell’aspetto fisico, non quella che hanno gli altri di noi stessi, della percezione esterna ne ho parlato nel post sulla dismorfofobia. Per questo ho citato l'esempio del mio amico basso con la personalità di un gigante.

WaiTing-4-My-SouL, 12/10/2011 14.21:

Libere di prendermi a sassate ma io credo che una discorso del genere possa valere in ambiti non così unicamente legati alla valenza estetica, si pensi a quello della sessualità.




Assolutamente si, questo discorso vale per tutti gli ambiti che riguardano l’apparenza della persona.

WaiTing-4-My-SouL, 12/10/2011 14.21:

il fatto di avere il seno così piccolo a livello emotivo mi fa sentire sessualmente meno matura in apparenza di quello che sono.
Ed anche meno attraente di come potrei essere se avessi una terza.



Tu, fortunatamente, non ti senti limitata in questo, però, secondo me, se una donna con un’anima passionale, sensuale e seduttrice associa, come spesso accade, la sua personalità ad un determinato tipo fisico, arriverà a percepire questa differenza come una mancanza. L’acquisizione di quel particolare fisico diventa necessario, non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello sessuale, per permetterle di esprimere ciò sente anche nell’intimità. Questo è un discorso che non riguarda che cosa è sensuale in generale, ma riguarda ciò che fa sentire “te”(generico) sensuale e libera. Sicuramente la donna con il seno piccolo può essere ugualmente sexy, ma il punto è il modo in cui ogni donna percepisce, a modo suo, la propria sensualità. Dunque l’intervento chirurgico potrebbe sbloccare una situazione del genere. Ho notato dei grandi cambiamenti in alcune persone che hanno optato per la masto: prima dell’intervento avevano un aspetto “adolescenziale” , dopo la masto sono diventate donne, non solo fisicamente, ma anche negli atteggiamenti, nell’abbigliamento, sembra abbiano ritrovato o meglio “fatto pace” con una parte di sé. La stessa cosa vale per la rinoplastica: una donna che vede il suo viso brutto a causa di un naso non perfetto finirà per evitare accuratamente anche di farsi una foto. Ovviamente ciò che sto scrivendo ha a che fare con ciò che vedo ogni giorno tra amiche, colleghe, parenti e via dicendo. Non è detto che sia sempre così, ma non credo che si possa ridurre tutto esclusivamente al gusto estetico, molto ha a che fare con il modo in cui noi vorremo vedere noi stesse, con il modo in cui ci immaginiamo in base alla nostra personalità. Io vedo bellissime, in base al mio gusto estetico(che non è rigido), donne con il seno piccolo, ma il punto è che quando guardo me stessa, non riesco ad immaginarmi disinvolta, libera e soddisfatta con il mio seno attuale. Tutto ciò va a scontrarsi con quello in cui credo, ossia la lotta contro i pregiudizi dettati dall’apparenza. Un’apparenza non fa un’anima, di questo ne sono convinta, però è anche vero che se la tua apparenza comincia a limitarti nell’esprimere ciò che sei e ciò che desideri, allora bisogna trovare una soluzione. Quindi l’apparire e l’essere sono in qualche maniera legati, bisogna però fare attenzione a far in modo che il legame tra il nostro essere e il nostro apparire sia deciso esclusivamente da noi, senza condizionamenti esterni, che in quel caso possono indurci ad una percezione distorta.



[Modificato da FrancescaF4 13/10/2011 17:33]
13/10/2011 19:14

Re:
FrancescaF4, 13/10/2011 17.26:

ginevrafucsia, 12/10/2011 14.37:

Credo, infatti, che occorra distinguere l'aspetto fisico percepito con la mente della persona stessa e l'aspetto fisico visto con gli occhi degli altri.



Ciao Ginevra,
io sto analizzando la propria percezione dell’aspetto fisico, non quella che hanno gli altri di noi stessi, della percezione esterna ne ho parlato nel post sulla dismorfofobia. Per questo ho citato l'esempio del mio amico basso con la personalità di un gigante.

WaiTing-4-My-SouL, 12/10/2011 14.21:

Libere di prendermi a sassate ma io credo che una discorso del genere possa valere in ambiti non così unicamente legati alla valenza estetica, si pensi a quello della sessualità.




Assolutamente si, questo discorso vale per tutti gli ambiti che riguardano l’apparenza della persona.

WaiTing-4-My-SouL, 12/10/2011 14.21:

il fatto di avere il seno così piccolo a livello emotivo mi fa sentire sessualmente meno matura in apparenza di quello che sono.
Ed anche meno attraente di come potrei essere se avessi una terza.



Tu, fortunatamente, non ti senti limitata in questo, però, secondo me, se una donna con un’anima passionale, sensuale e seduttrice associa, come spesso accade, la sua personalità ad un determinato tipo fisico, arriverà a percepire questa differenza come una mancanza. L’acquisizione di quel particolare fisico diventa necessario, non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello sessuale, per permetterle di esprimere ciò sente anche nell’intimità. Questo è un discorso che non riguarda che cosa è sensuale in generale, ma riguarda ciò che fa sentire “te”(generico) sensuale e libera. Sicuramente la donna con il seno piccolo può essere ugualmente sexy, ma il punto è il modo in cui ogni donna percepisce, a modo suo, la propria sensualità. Dunque l’intervento chirurgico potrebbe sbloccare una situazione del genere. Ho notato dei grandi cambiamenti in alcune persone che hanno optato per la masto: prima dell’intervento avevano un aspetto “adolescenziale” , dopo la masto sono diventate donne, non solo fisicamente, ma anche negli atteggiamenti, nell’abbigliamento, sembra abbiano ritrovato o meglio “fatto pace” con una parte di sé. La stessa cosa vale per la rinoplastica: una donna che vede il suo viso brutto a causa di un naso non perfetto finirà per evitare accuratamente anche di farsi una foto. Ovviamente ciò che sto scrivendo ha a che fare con ciò che vedo ogni giorno tra amiche, colleghe, parenti e via dicendo. Non è detto che sia sempre così, ma non credo che si possa ridurre tutto esclusivamente al gusto estetico, molto ha a che fare con il modo in cui noi vorremo vedere noi stesse, con il modo in cui ci immaginiamo in base alla nostra personalità. Io vedo bellissime, in base al mio gusto estetico(che non è rigido), donne con il seno piccolo, ma il punto è che quando guardo me stessa, non riesco ad immaginarmi disinvolta, libera e soddisfatta con il mio seno attuale. Tutto ciò va a scontrarsi con quello in cui credo, ossia la lotta contro i pregiudizi dettati dall’apparenza. Un’apparenza non fa un’anima, di questo ne sono convinta, però è anche vero che se la tua apparenza comincia a limitarti nell’esprimere ciò che sei e ciò che desideri, allora bisogna trovare una soluzione. Quindi l’apparire e l’essere sono in qualche maniera legati, bisogna però fare attenzione a far in modo che il legame tra il nostro essere e il nostro apparire sia deciso esclusivamente da noi, senza condizionamenti esterni, che in quel caso possono indurci ad una percezione distorta.






Ecco Francesca....quoto tutto quello che hai scritto. Una spiegazione a mio avviso perfetta [SM=g28002]
13/10/2011 20:17

Comprendo il discorso di Francesca e per certi versi sono tentata di appoggiarlo. Non riesco tuttavia a far finta di non scorgere le insidie cui può portare un ragionamento sui generis.

Io nell'affrontare la mia terapia sto traendo grande forza da un assunto che mi ripeto spesso, mi dico: "tu temi il confronto con lo specchio, ma fermati un attimo e pensa: tu stai soffrendo per quello che è il riflesso di un involcruo corporeo.Il riflesso di un involcruo il cui aspetto è stato deciso dal caso. Tu non sei lì. Tu sei oltre quello che si vede. "

Potrei dirti che da ragazza profondamente dolce e romantica quale intrinsecamente so di essere la mia anima sarebbe andata più d'accordo con un volto angelico dai lunghi boccoli biondi ed inellati (es), ma questo non mi aiuta a setirmi meglio o più felice, anzi è precisamente quello che rema contro l'accettazione del dato fisico così com'è.

Io so che la mia personale battaglia non sarà vinta quando diventerò bella come ho sempre sognato, o quando avrò l'immagine di me che più possa rappresentare il mio carattere.
Vincerò quando realizzerò che si può vivere comunque -e pure bene!- se mi fosse capitato l'esatto contrario di tutto ciò.
Quando mi sveglierò al mattino e penserò che, fossi anche nata orrenda, avrei comunque di che essere essere grata.
Non è a questi equilibri precari che dovrei affidare anche solo parte della mia serenità.

Prima di pensare alla chirurgia dovremmo seriamente pensare tutte a come sarebbe la nostra vita se al posto di esser vissute nel 2011 fossimo nate in una qualsiasi data antecedente al '900.
Senza chirurgia estetica magari per certi aspetti era pure più semplice farsi una benedetta ragione e tirar fuori il carattere.
Mi chiedo se, come l'occasione fa l'uomo ladro, non sia proprio la possibilità ad ingigantire il complesso.






[Modificato da WaiTing-4-My-SouL 13/10/2011 20:59]
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13/10/2011 20:55

Occhidolci in teoria condivido pienamente ciò che dici e fai benissimo a pensarla così, credo sia la strada giusta in base a ciò che hai scritto della tua storia. Il mio discorso, però, non vuole essere un incitamento alla chirurgia estetica e soprattutto non vuole essere un incoraggiamento al non accettarsi. C’è molta differenza tra valutare di operarsi per correggere un difetto che limita la propria vita e decidere di affrontare tutta una serie di interventi per diventare un’altra persona. Per limite non ti parlo dello sbuffare o piangere davanti allo specchio perché non si è bellissime, ma ti parlo dell’evitare di avere un rapporto con un uomo, oppure, come scriveva una ragazza su alf, dell’evitare di spogliarsi davanti agli altri, del non potersi permettere un bel costume o reggiseno senza imbottitura o ancora (cosa che accade ad una persona che conosco) non poter portare i capelli legati perché devono nascondere il naso di profilo. Tutte queste cose vanno a limitare la libertà di vivere e per questo, dopo un’accurata riflessione e se è il caso(come dicevi tu in un altro post) anche un consulto psicologico, si può decidere di correggere questo difetto. Ovviamente, se dopo aver risolto il “problema” che ti rovinava la vita, ti trovi altri mille difetti da correggere (con la chirurgia) per poter diventare “perfetta”, è evidente che il conflitto interiore ha radici più profonde. In quel caso il proprio corpo diventa il capro espiatorio di una situazione che non riguarda solo l’aspetto fisico. Il sentore di pericolo comincia quando si mira alla perfezione, cosa irraggiungibile per chiunque. Ho conosciuto una ragazza che non potrei definire carina, ma che aveva il solo complesso del seno, è riuscita ad arrivare ad una seconda abbondante su un fisico che aveva effettivamente molti difetti, anche più gravi della mancanza di seno, quella ragazza oggi si sente una strafiga.
[Modificato da FrancescaF4 13/10/2011 20:55]
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13/10/2011 21:20

Occhidolci
Ti invito a leggere uno dei tanti testi che parlano degli artifici che usavano le donne in epoche passate per apparire più belle, questo è solo un estratto, ti posso portare altri mille esempi, ma ora ho fretta.
questo è il link,parla della seduzione nel corso della storia, basta leggere anche solo la prima pagina: www.valdonet.it/tesine/laseduzionecorsostoria.pdf
Il progresso è un'ottima cosa, ma è palese che sia un'arma a doppio taglio, soprattutto se usato per scopi che danneggiano l'umanità, questo vale in ogni ambito, sta all'intelligenza delle persone farne buon uso.
Ah dimenticavo, la mia risposta, come quella precedente è al post che hai modificato adesso con la riflessione sul novecento, ovviamente se lo modifichi di nuovo le mie risposte non hanno più senso.
Buona serata
[Modificato da FrancescaF4 13/10/2011 21:24]
13/10/2011 21:26

Vedi Francesca, io avevo capito a cosa tu ti riferissi, e non intendevo nemmeno incentrare il mio discorso su quella casistica che addirittura sfrutta la chirurgia al fine di diventare un'altra persona. [SM=g27988]

Io ho agito e sto agendo ancora secondo la tua visione, per me le cicatrici per esempio sono una cosa a dir poco limitante al punto che ancora adesso dopo 6 anni stento a farmi vedere struccata dal mio ragazzo, e basta un commento detto da un estraneo sulla mia pelle per farmi piangere in bagno 3 ore di fila.
Detto fatto, cercherò di toglierle con questi peeling al tca.

In realtà devi scusarmi perchè non era nemmeno quel che desideravo dare l'idea di voler contestare il principio del tuo messaggio; ho solo colto l'occasione per illustrarvi "la regola" di vita che sto cercando di elaborare affinchè per me e per chi come me possa diventare salvifica nel momento in cui dal piano dell'elaborazione razionale vada finalmente ad interiorizzarsi: a contrastare quei brutti scherzi giocati dalla mente sul piano emotivo.

Il fatto che questa regola, qualora dovesse funzionare addirittura su una dismorfofobica, forse meriterebbe un po' d'attenzione anche da parte di chi vive questo conflitto meno intensamente, è solo una conseguenza naturale.
Mi fa anzi molto piacere sapere che condividi i cardini su cui sto tentando di costruire il tunnel che da questo problema può farmi uscire.
[Modificato da WaiTing-4-My-SouL 13/10/2011 21:29]
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14/10/2011 11:31

Ciao
Occhidolci, ribadisco la mia stima nei tuoi confronti, capisco perfettamente quanto sia dura avere una certa visione della vita razionalmente e confrontarsi con la realtà quotidiana che ti spinge a non accettarti mai completamente. Nel tuo caso è normale che i progressi avverranno a piccoli passi, di certo non potrai diventare improvvisamente una ragazza trascurata che urla lo slogan "belli dentro" [SM=g27988]
Comunque sia ti dico che anche io difficilmente mi ritrovo struccata davanti agli altri, ma non è un handicap, è semplicemente una scelta. Mi strucco la notte, poco prima di andare a dormire e questo per i miei ex non è mai stato un problema e qualora lo fosse diventato li avrei messi alla porta in un nano secondo. Hai mai visto qualche star che è definita bellissima senza trucco? alcune fanno paura! ci sono pochissime donne che hanno la fortuna di essere magnifiche in ogni situazione. Già che ci siamo aprirò un post dedicato al trucco e agli stratagemmi per coprire i difetti. [SM=g27988]
banzaj2, 13/10/2011 15.48:

Vi racconto solo un aneddoto divertente: ero un giorno al mare, anni fa, con mia figlia piccolina, avrà avuto 6-7 anni. Si guarda intorno....poi guarda me....poi di nuovo intorno.....ed infine, beata innocenza,..."Mamma, ma perchè tutte le donne qui hanno le tette tranne te?"..... [SM=g27994]
Da ridere.....ma anche da piangere, almeno per me.


Banzaj tua figlia ora è contenta di avere una mamma "come tutte le altre" ?[SM=g27985]
14/10/2011 12:02

Ti ringrazio per la stima Francesca, non posso che ricambiare.[SM=g27987]
Su quei meravigliosi stratagemmi offerti dal trucco per migliorarci... guarda donzella, con me sfondi una porta aperta!
Sono super appassionata di make up, attualmente sto infatti seguendo il livello avanzato di un corso di trucco iniziato l'anno scorso e tra amici truccatori professionisti e "studi" personali che porto avanti da quando avevo 14 anni ed iniziavo l'artistico, almeno per quel che concerne il mio viso ho ormai imparato bene cosa mi valorizza e cosa no. [SM=g27988]
Sogno di riuscire un giorno a lavorare nell'ambito della cosmesi, perchè ai tempi dell'acne il trucco mi è corso in aiuto fornendomi una maschera con la quale mi sentivo più a mio agio tra la gente, per questo motivo ancora adesso sento una sorta di gratitudine inespressa verso questo mondo.
Spesso mi mandano a fare l'hostess in profumeria per qualche marchio, ma è un lavoro che farei pure gratis perchè mi piace davvero molto aiutare le persone a scegliere i giusti prodotti per prendersi cura del loro aspetto ,e, grazie ai benefici che ne derivano, potersi sentire più sicure ed in pace col proprio aspetto.

Poi se c'è un'altra ragazza appassionata (o magari lo fai per lavoro? sarebbe magnifico!) sarebbe davvero bello dedicarvi un topic a tema !
14/10/2011 16:01

Re: Ciao
FrancescaF4, 14/10/2011 11.31:

Occhidolci, ribadisco la mia stima nei tuoi confronti, capisco perfettamente quanto sia dura avere una certa visione della vita razionalmente e confrontarsi con la realtà quotidiana che ti spinge a non accettarti mai completamente. Nel tuo caso è normale che i progressi avverranno a piccoli passi, di certo non potrai diventare improvvisamente una ragazza trascurata che urla lo slogan "belli dentro" [SM=g27988]
Comunque sia ti dico che anche io difficilmente mi ritrovo struccata davanti agli altri, ma non è un handicap, è semplicemente una scelta. Mi strucco la notte, poco prima di andare a dormire e questo per i miei ex non è mai stato un problema e qualora lo fosse diventato li avrei messi alla porta in un nano secondo. Hai mai visto qualche star che è definita bellissima senza trucco? alcune fanno paura! ci sono pochissime donne che hanno la fortuna di essere magnifiche in ogni situazione. Già che ci siamo aprirò un post dedicato al trucco e agli stratagemmi per coprire i difetti. [SM=g27988]
banzaj2, 13/10/2011 15.48:

Vi racconto solo un aneddoto divertente: ero un giorno al mare, anni fa, con mia figlia piccolina, avrà avuto 6-7 anni. Si guarda intorno....poi guarda me....poi di nuovo intorno.....ed infine, beata innocenza,..."Mamma, ma perchè tutte le donne qui hanno le tette tranne te?"..... [SM=g27994]
Da ridere.....ma anche da piangere, almeno per me.


Banzaj tua figlia ora è contenta di avere una mamma "come tutte le altre" ?[SM=g27985]




L'importante è che sia contenta io [SM=g27988] lei si è vissuta il mio intervento con tranquillità, le ho spiegato tutto con calma e lei ha capito. Era solo un po' preoccupata che mi accadesse qualcosa. Comunque mi vede felice e contenta e sono rimasta la sua mamma di sempre.


[Modificato da banzaj2 14/10/2011 16:03]
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15/10/2011 10:22




L'importante è che sia contenta io [SM=g27988] lei si è vissuta il mio intervento con tranquillità, le ho spiegato tutto con calma e lei ha capito. Era solo un po' preoccupata che mi accadesse qualcosa. Comunque mi vede felice e contenta e sono rimasta la sua mamma di sempre.



Assolutamente si Banzaj! capisco il tuo disagio, quando non si sta bene anche i figli ne risentono, nonostante si cerchi di non trasmettere il proprio malessere, percepiscono tutto, soprattutto da piccolini. Mia nipote si accorge di quanto sono nervosa dal numero di abiti che provo prima di uscire. [SM=g27985]
[Modificato da FrancescaF4 15/10/2011 10:22]
15/10/2011 12:22

Re:
FrancescaF4, 15/10/2011 10.22:




L'importante è che sia contenta io [SM=g27988] lei si è vissuta il mio intervento con tranquillità, le ho spiegato tutto con calma e lei ha capito. Era solo un po' preoccupata che mi accadesse qualcosa. Comunque mi vede felice e contenta e sono rimasta la sua mamma di sempre.



Assolutamente si Banzaj! capisco il tuo disagio, quando non si sta bene anche i figli ne risentono, nonostante si cerchi di non trasmettere il proprio malessere, percepiscono tutto, soprattutto da piccolini. Mia nipote si accorge di quanto sono nervosa dal numero di abiti che provo prima di uscire. [SM=g27985]



Ahah, vero vero. Al di là di tutte le considerazioni possibili sulle varie influenze della società e delle mode, la cosa importante è stare bene. Il modo in cui uno poi ci arriva è soggettivo. Certo bisogna stare attenti a non farsi ossessionare e cercare di focalizzare l'unico vero reale disagio. Anche qui...tutto soggettivo [SM=g27988]
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